Da allora è stato amore a prima vista!
Durante i primi mesi è stato come tornare bambini della prima elementare, studiare su un abbecedario pieno di immagini colorate,
riempire paginate e paginate di lettere scritte in stampatello e corsivo, per prendere confidenza con questo alfabeto tutto nuovo, esotico, che sarebbe diventato negli anni successivi un linguaggio cifrato comprensibile solo a noi alunne della classe F...
Dostoevskij, Cechov, Tolstoj, Bulgakov, Achmatova, hanno sempre un posto in prima fila negli scaffali della mia libreria e ancora adesso mi sento una privilegiata a conoscere un pezzetto di storia e cultura di quella affascinante terra che è la Russia.
...Per non parlare del mio amore per le matrioske, le simpatiche bamboline della tradizione russa.
Sembra che negli anni a cavallo fra XIX e XX secolo, il collezionista d'arte e mecenate Mamontov, rimase colpito da un pezzo in legno importato dall'isola giapponese di Honsu e raffigurante un personaggio del buddhismo, che conteneva al suo interno altre quattro figurine.
I giapponesi sostenevano che la prima di quelle figure fosse stata creata da un monaco russo. Fu questo fatto, pare, a suggerire a Mamontov l'idea della realizzazione della prima matrioska.Ed è così quindi che la storia delle mie bambole preferite si intreccia con il Giappone, altra terra orientale che mi appassiona.
... Ma questa è un'altra storia.
P.S: Il titolo del post è un verso di Sergej Esenin
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