Chi l'ha detto che nel 2012 (quasi 2013 ormai!), un avvocato deve ancora circondarsi di mobili antichi che sanno di polvere?
Senza nulla togliere allo stile classico, che non è affatto da buttar via, credo che oggi l'avvocato debba finalmente svecchiarsi per affrontare l'era che stiamo vivendo in maniera nuova e moderna.
Questo processo di rinnovamento dovrebbe riguardare molteplici aspetti, che ancora oggi sono decisamente sottovalutati dalla stragrande maggioranza dei miei colleghi, e che tutti insieme vanno a costituire il cosiddetto "
brand" dello studio legale.
In primis, come dicevo poc'anzi, la scelta dell'
arredamento.
Ben vengano colori chiari, luminosi, che accolgano il cliente in un'atmosfera di serietà, affidabilità, ma anche di contemporaneità e soprattutto
trasparenza.
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Mi piace vincere facile! |
La parola "
trasparenza" dovrebbe poi, a mio parere, costituire l'
imprinting del nuovo avvocato, a partire da uno
stile di scrittura più sintetico e meno ridondante, auspicato altresì dai Giudici che, oberati del gran carico di lavoro dei nostri tribunali, farebbero volentieri a meno di perdersi fra i nostri latinismi!
Salutandovi, vi rimando al prossimo post, dove mi soffermerò sull'importanza dell'
informatizzazione dello studio legale.