28 giugno 2012

La professione di avvocato

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Credo che nella vita ognuno debba scoprire il proprio talento e coltivarlo.
Grazie a ciò riesci a ritagliarti il tuo posto nel pezzo di mondo e di tempo che stai occupando e senti di far parte della comunità.

Ai non addetti ai lavori la professione di avvocato può sembrare scarna di emozioni positive, finalizzata esclusivamente a "parcellare", una vita trascorsa a cercare soluzioni fra le pieghe di un codice ed a litigare con il prossimo.

Ma ci sono molti modi di vivere la professione, infinite varianti di un mestiere che può regalare molte più soddisfazioni quando è svolto in direzione conciliativa e pacificatoria.
Del resto, non dimentichiamoci che Gandhi, protagonista della mostra "I tuoi diritti, il mondo che ami" allestita a Genova dal Consiglio Nazionale Forense nel 2010, era un avvocato.
   
 «Quando ero studente avevo sentito dire che il mestiere dell’avvocato è il
mestiere più bugiardo, ma non mi lasciai influenzare, dato che
non intendevo procacciarmi né denaro né onori con la menzogna
[…]
Non ricordo di aver mai condizionato le mie parcelle alla vincita delle cause;
non volevo né più né meno delle mie competenze,
che il mio cliente vincesse o perdesse la causa
».    (Gandhi, La mia vita per la libertà)

L'importante è farsi guidare dagli esempi migliori.

27 giugno 2012

L'esame da avvocato

La temperatura di questa stanza ha raggiunto i 29 gradi e lavorare, o anche solo ragionare, diventa un'impresa davvero ardua... Si prova a combattere con acqua termale spray, un piccolo ventilatore che sembra un phon e bottigliette d'acqua a volontà.
Come sempre mi accade in questo periodo dell'anno, ripenso ai risultati della prova scritta dell'esame di avvocato.

Piazza della Vittoria, Genova
©RaffaelaDemaria
 Quattro anni fa, alle 8 del mattino, mi avvicinavo ai tabelloni appesi nel Tribunale della mia città, mi facevo largo tra la piccola folla che già si era formata, chi piangeva, chi gioiva, chi chiamava la mamma, l'amica, il fidanzato..., lo sguardo correva veloce alla ricerca della mia iniziale, il respiro sospeso in qualche secondo di apnea... Ed ecco il mio nome e cognome e accanto la magica parola "ammesso".
Adrenalina pura, quella che ti fa correre immediatamente a comprare manuali e ti fa studiare tutta l'estate e non ti fa rimpiangere di saltare le vacanze, perché sai che è la tua occasione e te la devi giocare al meglio.

Tribunale di Genova
©RaffaelaDemaria
 
Se poi, un po' per caso, ti ritrovi a studiare tutta l'estate con un'amica, con la quale inizi condividendo codici, commenti, giurisprudenza, e finisci per condividere soprattutto speranze, paure, tracolli e la gioia del primo giorno da "avvocato", allora quella che sembrava un'estate da dimenticare diventa un ricordo quasi dolce e pieno di riconoscenza per chi ti è stato accanto, stima per te stessa e comprensione per chi non ce l'ha fatta e dovrà ricominciare da capo.